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SEO

Falsi miti sulla link building

By Gennaio 8, 2020Gennaio 17th, 2020No Comments

Un buon profilo di link in ingresso è una caratteristica molto importante per un sito. I link rendono più rapido il posizionamento del tuo sito e ne aumentano l’autorevolezza. Una gioia per un SEO.
In passato alcuni ne hanno abusato, costringendo Google a prendere dei provvedimenti a riguardo. L’introduzione delle penalizzazioni da parte di Google ha creato alcuni falsi miti che si sono diffusi tra coloro che lavorano nel settore.
In Italia fare link building è già molto difficile di suo. Perché siamo fatti così, tendiamo a curare il nostro orticello e a pensare che in qualche modo la valorizzazione del lavoro altrui possa screditare la validità del nostro. Quindi è bene non lasciarsi ingannare dai seguenti falsi miti che rendono questa pratica ancora più difficile e possono far perdere molte opportunità.

falsi miti sulla link building

1. Se ottieni link velocemente, Google ti penalizza

Questa è una minaccia che fa paura, e allora i SEO, soprattutto se alle prime armi, la rispettano in modo estremamente ligio, quasi evitando di ottenere link.
“Vuoi un link?” “No, grazie, ne ho già preso uno oggi!”
Mai provato a farsi penalizzare per eccesso di link? Non è che sia proprio una passeggiata, bisogna farsi bombardare di link spammosi a tutto spiano.
Il mito della parsimonia nell’ottenimento dei link va preso con le pinze. Facciamo un esempio: un buon metodo per ottenere link (link buoni) è quello di realizzare una infografica che sia interessante e facilmente condivisibile. Chi la vedrà potrebbe volerla pubblicare sul proprio sito. Se colui che la pubblica è corretto, ti linkerà subito, altrimenti glielo chiederai tu.
Supponiamo che tu realizzi una infografica super fica sulla SEO ed un sacco di Seo la pubblichino sul loro sito nel giro di un mese. Sarò bannato? Certo che no.
Se ottieni link ad un ritmo molto sostenuto ma questi link non sono spammosi, non ti succederà nulla.

2. Non farti linkare da domini con authority più bassa della tua

“Cerca potenziali siti per farti linkare, controlla la domain authority su moz e, se è inferiore a quella del nostro sito, non farti linkare. Altrimenti abbassi il nostro DA.” Questa cosa non l’ho sentita dire una sola volta, ma più di una.
Una cacata gigantesca. Mai studiato il profilo di link in ingresso dei tuoi concorrenti durante una consulenza SEO? Scommetto che sono pieni di link da domini con DA inferiore al proprio. Eppure ti stanno davanti su Google, vero? Allora ci credi ancora che bisogna prendere solo link da DA più alti?

3. Mai ottenere link dalle directory

Allora, ok. Le directory a volte fanno un po’ paura. Google ne ha penalizzate molte nel tempo, perché era scoppiata la moda del link-pazzo-da-directory. Ovunque directory con nomi dominio che promettevano grossi risultati SEO, nate e pensate per essere enormi contenitori di spam.
Bene, evita questi contenitori di spam. Forse non ti basteranno 5 minuti per inserire il tuo sito in 120 differenti directory.
Di directory utili ne esistono ancora molte, alcune di queste anche abbastanza usate dal pubblico. Spesso sono directory di nicchia, molto specializzate, che per non farsi riempire il sito di porcherie ti richiedono l’autenticazione per la pubblicazione, o li devi contattare direttamente con un messaggio.
Sta di fatto che ottenere link dalle directory, se queste sono valide, è tutt’altro che penalizzante. Nell’ambito della SEO local poi, è quasi una mossa d’obbligo!

4. Varia sempre l’anchor dei tuoi link in ingresso

Altra tecnica che molti prendono alla lettera. A volte invece sarebbe meglio riflettere un po’, magari pensando ad un esempio concreto. Eccone uno: ho un sito fighissimo che parla di conigli nani. Alcuni appassionati di animali trovano il mio sito interessante e mi linkano. Lo fanno tutti con anchor “sito sui conigli nani”. Merito di essere punito? Veramente questa situazione ti sembra surreale?
Non è necessario variare ogni volta l’anchor dei link a meno che tu non stia ottenendo una quantità smisurata di link da siti improbabili e tutti con la stessa ancora. In quel caso, più che variare i link, dovresti cambiare strategia SEO.

5. Evita i link in uscita per mantenere il PageRank

Ricordo che una volta ho visto, sul sito di un SEO, questa definizione: “SEO significa ottenere collegamenti in ingresso al tuo sito, evitando i collegamenti in uscita”
Internet si basa sui collegamenti ipertestuali, il web è fatto di collegamenti ipertestuali. Inserire link (buoni ed utili) nei propri articoli nelle proprie pagine è un bene, non un male. Linkare risorse utili o di approfondimento dal proprio articolo può far migliorare il posizionamento.
Non bisogna aver paura di inserire link esterni nelle proprie pagine, né bisogna abusare dell’attributo nofollow per paura di subire penalizzazioni.

6. Ottene più link dallo stesso sito è inutile

Anche in questo caso, meglio fare dei test piuttosto che credere alle dicerie. Il problema dei troppi link dallo stesso dominio si riferisce alla cattiva pratica, diffusa in passato, di inserire link nel menù o nel footer di un sito, ottenendo così tanti link quante le pagine del sito stesso.
Tutt’altra storia se un sito vi invia link da diversi articoli. Per quale motivo il fatto che, ad esempio, un giornale online parli più volte del mio sito linkandolo?

7. Solo i link da siti a tema ti aiutano nel posizionamento

No, non è così. I link da siti a tema ed autorevoli sono sicuramente i migliori. Questo non significa che ottenere link da siti non a tema sia inutile. Rifiutare un link perché proveniente da un sito non a tema è, a mio parere, una pazzia.

8. Mai chiedere un link direttamente

Perché non dovresti richiedere un link a chi ti sta citando o magari sta usando il tuo materiale sul proprio sito. Se mi capita di trovare immagini o testi presi dal mio sito ne sono felice, perché significa che ho prodotto del buon materiale. Non chiederò che il contenuto sia eliminato (a meno che uno non mi copi interi articoli) ma chiederò che mi citi come fonte, linkandomi.
Se invece il vostro piano è quello di mettervi nel business dei link e diventare dei gangster della link building, beh forse dovete starci attenti. Google potrebbe accorgersene e penalizzarvi.

Questo quello che ho capito, perché ci sono stati un sacco di casi in cui le persone o le organizzazioni hanno inviato messaggi di posta elettronica, per esempio, ai loro clienti dicendo: “Hey, se ci si collega a noi dal tuo sito web, ti daremo uno sconto, “o” Ehi, vorremmo di collegare a questa risorsa, e in cambio questa cosa accadrà, “qualcosa o altro. Ottengo che tali sanzioni e che stampa intorno a quei tipi di attività ha reso certe persone delineati. Ho anche che un sacco di gente lo usano come una sorta di ricatto contro qualcuno. Che schifo.

 

Quindi, fare link building è già abbastanza difficile di suo, meglio evitare di rendere questo lavoro ancora più difficile dando spazio ai falsi miti.